Tragedia a Sermoneta, in provincia di Latina, a causa dell’esplosione di bombole per il gas nell’azienda Recoma, che produce bombole per ossigenoterapia. Due giovani operai sono morti in seguito alla deflagrazione, mentre un terzo addetto è rimasto gravemente ferito ed è stato portato all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Sul posto sono intervenuti, oltre al personale del 118, anche polizia, carabinieri del reparto territoriale di Aprilia e il medico legale Cristina Setacci, arrivata insieme al sostituto procuratore Giuseppe Bontempo e agli ispettori dell’Asl.
Da una prima ricostruzione è emerso che i tre operai stavano facendo manutenzione su una delle bombole quando si è verificata l’esplosione. I vigili del fuoco del comando provinciale sono subito intervenuti per mettere in sicurezza il resto dell’azienda, dove poi sono arrivati i parenti delle vittime. Si tratta di Daniel Martini, 33 anni di Norma, e Vadyn Kachurin, 35enne di origini romene e residente a Latina dal 2011. Oltre a cercare di risalire alle cause dell’esplosione avvenuta nell’azienda Recoma, si cerca di verificare il rispetto delle condizioni di sicurezza.
ESPLOSIONE RECOMA, NUOVO INCIDENTE SUL LAVORO
Stando a quanto riportato da Tgcom24, sarebbe esplosa una bombola di acetilene da cinque litri che ha investito e ucciso sul colpo un operaio e ne ha ferita un altro, che è poi morto durante il soccorso dei sanitari. Si tratta dell’ennesimo incidente sul lavoro. “È oramai incontrollabile la strage quotidiana dei lavoratori. Oggi, alla Recoma di Sermoneta in provincia di Latina, è avvenuto l’ennesimo incidente che ha causato la morte di due operai, a seguito dell’esplosione di una bombola d’ossigeno“, hanno scritto in una nota Paolo Capone, Segretario Generale dell’Ugl, e Armando Valiani, Segretario Regionale Ugl Lazio, esprimendo il cordoglio dell’UGL per le famiglie delle vittime e quelle che perdono quotidianamente i propri cari. “Nel 2022 sono state 1.090 le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Inail“. Dunque, l’inviato al governo ad inserire il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro tra le priorità dell’agenda politica e a investire sulla formazione dei lavoratori e sulla prevenzione per impedire altre tragedie.