Le espulsioni del M5S non sono valide: la sentenza del Tribunale di Cagliari rimette tutto in discussione. Nei giorni dell’epurazione dei parlamentari dissidenti, che hanno già mosso i primi passi per dare vita ad “Alternativa c’è”, il Movimento deve fare i conti con il parere dei giudici sardi: i 5 Stelle sono rimasti privi di rappresentanza legale.



Come evidenzia il Corriere della Sera, il Tribunale di Cagliari  è stato sollecitato da un’istanza della consigliera regionale Carla Cuccu, “fatta fuori” il 27 gennaio con un provvedimento firmato da Vito Crimi. Ma c’è un problema:  il reggente è “scaduto” e per questo motivo i legali della Cuccu hanno chiesto la nomina di un curatore speciale, in quanto non è ancora arrivato l’insediamento del nuovo organo pentastellato.



“ESPULSIONI M5S NON SONO VALIDE”

Intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’avvocato di Carla Cuccu ha confermato che le espulsioni M5s non sono valide perché il Movimento è privo di rappresentanza legale. Lorenzo Borrè ha precisato che il decreto emesso dal Tribunale di Cagliari è arrivato all’alba di un procedimento appena iniziato e che dovrebbe essere notificato al legale rappresentante del M5s. «Al momento però – precisa l’avvocato – questo legale rappresentante non c’è perché con la modifica dello statuto il capo politico è stato sostituito con un organo collegiale che non si è ancora insediato», e non è finita qui: «Il presidente del Tribunale non si è espresso sulla validità o meno delle espulsioni, bensì sul fatto che non c’è più il capo politico. Siccome le espulsioni dei parlamentari sono state erogate dal capo politico del M5S, significa che queste espulsioni sono state erogate da un organo che già non esisteva più».

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