Ettore Gotti Tedeschi lo abbiamo spesso citato in questa lunghissima emergenza Covid-19 perché dalle pagine de “La Verità” spesso di fa portavoce di istanze tutt’altro che secondarie ma con una voce ultimamente realmente fuori dal coro: dalla teoria del “Great Reset” fino al rischio di una dittatura alternativa alla Cina ma pur sempre totalitaria, il futuro post-Covid non si apre con le migliori previsioni per l’ex presidente della Banca vaticana (lo Ior). È il concetto di libertà ad essere cardine e comune denominatore alle analisi di Gotti Tedeschi e oggi ritorna con forza sull’argomento in vista del nuovo anno appena cominciato: «gli strumenti scientifici sono sfuggiti di mano all’uomo», scrive l’economista e acuto osservatore, citando la “profezia” di San Giovanni Paolo II nella “Sollecitudo rei socialis”.



Il grande Papa polacco spiega infatti che l’uomo nel nuovo secolo ha investito tutto in scienza e tecnica, «ma poco in sapienza, tanto da essere rimasto troppo immaturo per saper gestire gli strumenti sofisticati che lui stesso ha creato, e che pertanto gli sfuggiranno di mano». Gli errori sono tanti ma possono anche essere superati se si rispetta la libertà dell’uomo: le misure anti-Covid, le limitazioni all’economia e alle libertà fondamentali rendono oscuro l’orizzonte del 2021, eppure per Gotti Tedeschi un monito su tutti deve essere ribadito «Le conseguenze anche economiche di una umanità con libertà limitata, sarebbero drammatiche e imprevedibili».



IL DOVERE DI ESSERE LIBERI

La libertà è realmente il dono più grande che l’uomo ha ricevuto dal creato: «L’uomo ha il dove- re, non solo il diritto, di esercitare la sua libertà, perché questa permette di contribuire allo sviluppo umano del- l’intera comunità. Essere liberi significa poter realizzare sogni che vengono trasformati in progetti e quindi la possibilità di trasformare la realtà di cui beneficia il mondo che ci circonda», scrive ancora Ettore Gotti Tedeschi nell’editoriale dell’Epifania su “La Verità”. La pandemia ha costretto i governi ad esercitare provvedimenti molto duri per proteggere le persone, questo non deve essere mai dimenticato: eppure, secondo Gotti Tedeschi, la limitazione della libertà deve essere spiegata e capita in maniera trasparente e soprattutto deve avere un “limite” e una fine, non può avvenire senza data di scadenza.



«Senza libertà è impossibile avere cittadini responsabili, e persino obbedienti. Senza libertà si annulla la personalità persino dei più forti e ci si priva del maggior valore aggiunto che può dare un individuo alla società», sottolinea con forza l’ex Ior in un momento in cui l’umanità intera necessità di una rinnovata società forte per contrastare la pandemia e gli effetti nefasti. In conclusione, avverte Gotti, solo nel breve può avere senso ed essere un successo la limitazione della libertà per proteggere l’uomo, «Chi pensa di privare l’uomo della sua libertà vuole privarlo di utilità per la società, vuole trasformarlo in un automa, utile solo a obbedire, fare e non pensare, vuol togliergli persino vita interiore. Come avviene nei sistemi totalitari, dove la libertà è un ostacolo perché gli esseri umani sono considerati». Limitare la libertà dell’uomo è una manifesta e azzardata «sfida a Dio, dimentichi che c’è una libertà interiore nell’uomo che potrebbe sorprendere chi pensa di negarla».