Malgrado il meteo non ancora esattamente stabile, malgrado le difficoltà degli operatori alle prese, come ormai da anni, con la carenza del personale (all’appello mancherebbe circa il 30% degli stagionali, e non solo quelli superformati, ma anche gli occupati a bassa qualifica, indispensabili ma sempre più introvabili), secondo il recentissimo report Coldiretti-Ixè sarebbero poco meno di 16 milioni gli italiani decisi ad andare in vacanza in luglio, con un aumento dell’1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
“Le vacanze 2023 registrano una netta preferenza sulle mete nazionali – sottolinea Coldiretti – spinta da una maggiore prossimità ai luoghi di residenza, dal desiderio di riscoprire le bellezze d’Italia o dalla voglia di ritornare in posti già conosciuti dove ci si è trovati bene negli anni precedenti e si è più tranquilli rispetto ad ambiente, servizi e persone. Ma – spiega Coldiretti – c’è anche una quota del 29% di italiani, quasi uno su tre tra coloro che viaggiano, che ha deciso di trascorrere una vacanza all’estero, nonostante i timori legati alla problematica situazione internazionale”. E nonostante il caro-voli, sia nazionali che internazionali: tra domande superiori all’offerta, le mancate assunzioni del personale di terra (liquidato in gran fretta durante il Covid), il ritardo nelle consegne dei nuovi aeroplani, l’avgas (il carburante avio) acquistato sei mesi fa a prezzi ancora altissimi e ancora da smaltire, le tasse rincarate, i prezzi dei biglietti, secondo l’Istat, hanno subito un rincaro del 43,2% nella prima parte dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2022. Ancora peggio in stagione.
Tornando al report Coldiretti, in piena estate il mare risulta la meta preferita, con luglio che fa segnare tradizionalmente l’aumento dei listini per alloggio, vitto e anche ombrelloni e lettini, per poi toccare i valori massimi nella prima metà di agosto. Ma particolarmente apprezzate, oltre alle città d’arte, sono anche le scelte alternative “per conoscere un’Italia cosiddetta minore, dai parchi alla campagna, dalla montagna fino ai piccoli borghi che fanno da traino al turismo enogastronomico”. Molto gettonati, secondo Terranostra Campagna Amica, i 25mila agriturismi presenti in Italia.
“Nell’estate 2023 – sostiene Coldiretti – il cibo è la voce più importante del budget della vacanza in Italia, con un terzo della spesa turistica destinato alla tavola, superando quella per l’alloggio, per un valore che supera i 15 miliardi di euro per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o souvenir enogastronomici in mercati, feste e sagre di paese. Il turismo enogastronomico rappresenta un mercato di sbocco privilegiato delle specialità alimentari locali ma anche un volano di sviluppo per i territori. “L’Italia è il solo Paese al mondo che può contare primati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza della propria produzione agroalimentare che peraltro ha contribuito a mantenere nel tempo un territorio con paesaggi di una bellezza unica – afferma il presidente Coldiretti, Ettore Prandini – e l’alimentazione resta il motore trainante della vacanza Made in Italy”.
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