L’estate infinita non accenna a terminare
L’estate è finita ormai da più di un mese eppure le temperature continuano a sfiorare i 30 gradi, tanto che in molte città italiane c’è ancora chi gira in maniche corte e addirittura chi al mare decide di fare un tuffo. Se a primo impatto avere una temperatura più mite può far piacere ai più, ritardando così l’uscita di piumini e giacche pesanti, d’altra parte non bisogna trascurare ciò che questo può significare sulla natura. A pochi giorni da novembre, infatti, abbiamo ancora 30 gradi e la natura ne risente con conseguenze varie.
A Repubblica, la zoologa Simona Bonelli ha spiegato: “Molti animali sarebbero già dovuti entrare nello svernamento, invece sono ancora attivi”. Gli orsi, infatti, stanno rinviando il letargo, così come tanti altri animali. Le zanzare tigre continuano ancora a “far compagnia” a tante persone e gli alberi sono ancora in fiore. Parlando di animali, la Bonelli ha proseguito: “Così rischiano di consumare le risorse che gli serviranno in primavera per riprodursi”. Fabrizio Montarsi, entomologo, ha spiegato sempre a Repubblica: “Le zanzare non si sono esaurite, soprattutto quelle tigre. La vedremo fino a quando non scenderemo attorno ai 10-12 gradi”.
La Coldiretti lancia l’allarme: le piante potrebbero rifiorire
Il 2022 sembra essere l’anno più caldo della storia recente, almeno da quando sono calcolate periodicamente le temperature ossia due secoli fa. Negli ultimi decenni il surriscaldamento globale ha portato allo stravolgimento del clima e questo autunno anomalo lo dimostra a pieno con 30 gradi a pochi giorni da novembre. Le temperature sono miti, piove poco (nonostante una parentesi più fresca verso fine settembre) e l’estate non accenna ad andar via. Tanti animali hanno visto completamente rivoluzionato il proprio ciclo. Gli orsi, così come altri animali, stanno ritardando il famoso letargo. Le zanzare, che normalmente vanno via con l’estate, sono ancora presenti in tantissime zone d’Italia. Parlando degli orsi, l’esperto Francesco Ficetola, zoologo, ha spiegato a Repubblica: “Durante l’estate accumulano le riserve per il periodo di ibernazione per poi riprodursi in primavera. L’alternanza delle stagioni regola il loro ciclo endocrino. Se invece quelle riserve la consumano ora, andando in giro, rischiano di non avere la forza per affrontare il periodo riproduttivo“.
E infine le piante: le foglie non cadono perché gli alberi non sono ancora nel loro stato vegetativo e dunque non sono ancora entrate in letargo. La Coldiretti ha lanciato un allarme: la temperatura più alta potrebbe anche indurre le piante a rifiorire. Quando però arriveranno le gelate, distruggeranno tutto, colpendo anche la nostra salute.