Nel 2001 Maksora partner locale di Avsi dà vita alla nascita di “Golubka” a Novosibirsk, in Russia, in Siberia, un centro di accoglienza per madri di questa città. E’una delle realtà più belle di tutta la Russia a cui partecipa anche Daria una responsabile di “Golubka”, ormai inserita stabilmente in questa importante iniziativa. Daria ha solo 23 anni, è laureata in lingue e letteratura russa ed ha studiato l’italiano come principale lingua straniera di questa facoltà. Ha scelto di lavorare in “Golubka”, per una professione molto lontana dal suo indirizzo di studi. Prima è stata volontaria in questa casa di accoglienza poi è entrata a far parte dello staff organizzativo e lavorativo di questo centro. E “Golubka” è appunto un centro di accoglienza per ragazze madri che ospita 5 mamme e 6 bambini  nella sua struttura, ragazze che vivono insieme e imparano a vivere insieme. Imparano a fare e a diventare madri a tutti gli effetti nello spazio del tempo in cui vengono accolte, circa un anno e mezzo. Alla fine di questo percorso esistenziale escono dalla casa di accoglienza “Golubka” con la possibilità di avere un lavoro e di avere una casa dove poter vivere con il proprio bambino. Imparano anche infatti a esercitare un lavoro necessario per potersi poi mantenere economicamente  e sono aiutate e sostenute sia economicamente che psicologicamente nel miglior modo possibile. Si tratta di fare un lavoro educativo da  fare nel miglior modo possibile con ragazze madri che sono anche orfane di padre e di madre da poter aiutare a svolgere un’esistenza ideale nell’attuale società russa del ventunesimo secolo. Nella struttura di Novosibirsk lavorano 4 persone che cercano come dice la stessa Daria di porre queste ragazzi madri nella migliore condizione umana possibile.



Le ragazzi madri vivono tutte assieme e imparano così la dimensione della condivisione. A Daria piace tantissimo questo lavoro, soprattutto il fatto di poter risolvere i problemi di queste ragazze, di essere utile al prossimo, quasi in uno spirito solidaristico ed umanitario. Certo perchè Daria spera che col tempo il centro “Golubka” possa ingrandirsi e possa aumentare di spazio, possa così ospitare più ragazze madri, dato che la richiesta anche a Novosibirk è alta come in altre città del mondo. C’è attualmente a Novopsibirsk un altro centro di accoglienza per ragazze madri sostenuto dalla Caritas: I rapporti di “Golubla”, con il governo di Mosca sono buoni attualmente. Viene vista con interesse questa esperienza che sta diventando una testimonianza di vita e di fede. Daria è proprio entusiasta di questa esperienza, qualcosa che la facendo crescere a livello umano ed esistenziale. Anche lei un giorno spera e sogna di diventare madre, di avere dei bambini da accarezzare e accudire. Tutto quello che sta vivendo a “Golubka”, le sta insegnando molto e  già adesso che non è ancora madre Daria è protagonista, una protagonista della verità e della bellezza. Daria è orgogliosa del suo lavoro, di quello che sta facendo, non svolge tutto questo solo con estrema professionalità ma anche con una dedizione al compito meravigliosa. Sperimentando con gusto la vita e le ore, i minuti passati a “Golubka”. Una vera passione che l’ha conquistata fino in fondo del suo cuore, quasi con una commozione e uno spirito di sacrificio stupendi. E’ un segno per Daria di appartenenza a qualcosa di più grande, di veramente importante che trascende tutta questa esistenza perchè queste ragazze non sono solo aiutate e imparano a tirare su un bambino, imparano un lavoro, ma riescono veramente a innamorarsi della vita, a prendere gusto del quotidiano, di quella parte affascinante che è il mistero delle cose. E la testimonianza di Daria è una delle più belle cose che si possono ascoltare, il segno che “Golubka” e i suoi protagonisti sono una cosa straordinaria, degna di essere raccontata anche fuori dai confini della Russia.



(Franco Vittadini)

Leggi anche

MOLDAVIA NELL'UE/ Paese spaccato, il voto postale è l'altra faccia (strana) delle "ingerenze russe"