A oltre 15 ore dall’inizio di un’ondata senza precedenti di sanguinosi attacchi terroristici – diretti in particolare contro gli stranieri – che hanno sconvolto la città indiana di Mumbai, il bilancio delle vittime appare ancora questa mattina gravissimo: oltre cento morti – tra cui con certezza un cittadino italiano, Antonio di Lorenzo – quasi 200 feriti, uno dei due alberghi attaccati ancora nelle mani dei terroristi, una città a ferro e fuoco.
Per ore si sono susseguite sparatorie ed esplosioni: un commando con esplosivi ed armi ha attaccato obiettivi turistici e alberghi di lusso, in particolare il Taj Mahal e l’Oberoi/Trident – frequentati per lo più da occidentali – e alcuni uffici. La polizia indiana ha fatto sapere che il blitz delle forze speciali al Taj Mahal ha avuto esito positivo, mentre l’Oberoi/Trident non è stato ancora liberato dagli attaccanti che vi si sono asserragliati dall’inizio dell’azione.
In particolare il capo della polizia del Maharashtra ha spiegato che il motivo per il quale vi sarebbero ancora persone intrappolate all’Oberoi/Trident è che “l’operazione viene condotta con grande circospezione per essere sicuri di non provocare vittime innocenti”.
Gli attacchi sono stati rivendicati dai Mujahiddin del Deccan, un gruppo estremista islamico finora sconosciuto, che hanno detto combattere perché “i musulmani dell’India non siano oppressi”, e per la liberazione di tutti quei guerriglieri musulmani che sono prigionieri in India.
Il ministro degli Esteri Franco Frattini e l’unità di crisi della Farnesina, che dall’inizio della vicenda segue con attenzione la situazione, hanno detto oggi che nove italiani sarebbero barricati ancora negli alberghi. Tra questi c’é una donna con una bambina di sei mesi che, nascosta all’Oberoi, si é messa in contatto con il consolato e ha detto di stare bene.
L’ambasciatore d’Italia in India, Roberto Toscano, ha sottolineato che “alcuni dei nostri connazionali sono riusciti ad uscire dagli alberghi e ora sono ospiti del nostro Console Generale”. Il ministero degli Esteri ha dato la notizia della morte di Antonio di Lorenzo ma ha detto che non è possibile né confermare né smentire che ci siano italiani tra gli ostaggi.
Secondo alcune fonti giornalistiche indiane tra le vittime straniere ci sono, oltre all’italiano, anche un britannico, un giapponese e un australiano (gli ultimi due sono uomini d’affari). Tra i feriti, cittadini originari di Australia, Stati Uniti, Spagna, Norvegia, Canada e Singapore. La tv Ndtv ha da parte sua dichiarato che fino a nove stranieri sarebbero rimasti uccisi negli attentati.