C’era attesa per l’arrivo di Vladimir Putin al Vertice Nato di Bucarest. Il presidente russo non ha mancato di polemizzare per l’allargamento a Est dell’Alleanza. Putin ha contestato il concetto che l’allargamento della Nato porti la democrazia a nuovi soci: «Prendete l’Ucraina, se fosse stata accettata dalla Nato ieri, sarebbe oggi un Paese con più democrazia? E ora non è una democrazia? Assurdo!» ha esclamato Putin. «Molti dicono che la Russia non è un interlocutore facile. Ma perché dovremmo essere concilianti, quando minacciano la nostra sicurezza?». Però «alla Guerra Fredda nessuno è interessato» ha detto. «Un ritorno al passato non possono volerlo né l’Europa, né gli Stati Uniti, né la Russia».
Su un altro punto delicato, il vertice si è sciolto senza accordo con Mosca: il sostegno dell’Alleanza agli Stati Uniti per un sistema anti-missile in Europa. La Russia ha però dato il suo ok a un’altra intesa con l’Alleanza che permette il trasporto e il passaggio di veicoli non militari attraverso il suo territorio verso l’Afghanistan.
In ogni caso, il vertice di Bucarest ha raggiunto alcuni obiettivi chiari.



Allargamento – Albania e Croazia sono state invitate ad entrare a fare parte a pieno titolo della Nato che, al termine del processo di ratifica, diventerà di 28 membri. Niente ingresso per la Macedonia, a causa del contenzioso con la Grecia sull’uso del nome. I 26 hanno però concordato che la Macedonia entrerà quando questo conflitto bilaterale sarà risolto. Rinviata, invece, a dicembre l’apertura del programma di pre-adesione Map a Georgia e Ucraina.



Scudo anti-missile – La dichiarazione sul tema cita «il contributo sostanziale alla protezione dei paesi alleati che sarà dato dal sistema anti-missile prodotto dagli Stati Uniti» e dà il via libera a uno studio di fattibilità per lo sviluppo di un «sistema di raccordo» fra il sistema di difesa anti-missile Usa e un sistema Nato per assicurare la protezione a tutti i paesi europei.

Afghanistan – Il vertice ha approvato un piano strategico in quattro punti che ribadisce «l’impegno di lungo periodo» in Afghanistan, rafforza gli elementi di coordinamento, flessibilità e condivisione della missione Isaf. Ben dodici paesi (Italia esclusa) hanno annunciato un aumento di militari e di mezzi. Il contributo più sostanzioso è arrivato dalla Francia che ha promesso 700 uomini in più.



Il prossimo summit – Il prossimo vertice della Nato, che segnerà il 60° anniversario dell’Alleanza Atlantica, sarà ospitato congiuntamente da Francia e Germania. Il summit si terrà sulle due sponde del Reno: a Kehl, nel Land del Baden-Wuerttemberg, e a Strasburgo.

(Foto: Imagoeconomica)