Il repubblicano John McCain ha scelto come running mate,cioè come candidato alla vicepresidenza il governatore dell’Alaska Sarah Palin, che si contrapporrà così a Joe Biden, scelto da Obama come suo candidato vicepresidente. Sarah Palin, 44 anni, ha la fama di oppositrice della corruzione, anche all’interno del suo partito, e si attribuiscono alle sue denunce di cattiva condotta  nella Oil and Gas Conservation Commission le dimissioni del presidente del Partito Repubblicano e del Procuratore generale dell’Alaska. Palin è inoltre fortemente pro-life ed è un membro dell’organizzazione Feminists for Life, che associa la difesa dei valori del femminismo con il rifiuto dell’aborto. Il suo impegno contro l’aborto non può essere messo in discussione, se non altro perché lo scorso aprile ha dato alla luce il suo quinto figlio, che le analisi prenatali avevano indicato come affetto da sindrome di Down.



La scelta di Obama del senatore Joe Biden come suo vice, ha riaperto il problema già posto dalla candidatura presidenziale di John Kerry, e cioè la presenza nel ticket presidenziale di un cattolico che sostiene posizioni in conflitto diretto con l’insegnamento della Chiesa. Biden, a differenza di Obama, ha votato contro la legge che consente l’aborto con nascita parziale, affermando, tuttavia: «Vi è chi nella Chiesa dice che se si è in disaccordo con qualcuno dei suoi insegnamenti, si è in disaccordo con la Chiesa stessa. Io credo che la Chiesa sia più grande di questo». Il teologo cattolico George Weigel ha replicato a questa posizione: «Non ritengo un giorno felice per i cattolici quello in cui un uomo, che ha idee completamente sbagliate su ciò che le autorità cattoliche negli Stati Uniti definiscono da più di tre decenni come il più importante tema di giustizia sociale nel nostro paese, viene indicato per il ticket nazionale e cerca di presentarsi come un cattolico intellettualmente serio e coerente».



Proprio qualche giorno fa, un altro legislatore cattolico, la presidente della Camera Nancy Pelosi, aveva creato clamore affermando che l’aborto è stato oggetto di pareri contrastanti all’interno della Chiesa cattolica e che  «dottori della Chiesa» non erano stati in grado di definire quando inizia la vita. Una pronta risposta è venuta dai vescovi americani sotto forma di un comunicato dell’arcivescovo di Washington, Donald Wuerl, in cui si legge tra l’altro: «Fin dal primo secolo la Chiesa ha affermato essere un male morale ogni aborto procurato. Questo insegnamento non è cambiato e rimane immutabile».



Molti degli antiabortisti erano scettici sul reale impegno di McCain contro l’aborto, soprattutto per il suo sostegno alla ricerca sulle cellule embrionali, e alcuni pensavano che avrebbe potuto scegliere per la vicepresidenza un candidato pro-choice, per allettare l’elettorato progressista. Invece, McCain ha giocato in contropiede sul problema aborto, scegliendo Sarah Palin come sua compagna di corsa verso la presidenza.