Una serie di attacchi sincronizzati e coordinati sono stati compiuti da kamikaze a Kabul e rivendicati dai taleban, colpendo uffici governativi e ministeri in diversi punti della capitale afghana e anche in pieno centro, a due passi dall’ufficio presidenziale, provocando diversi morti, almeno dieci secondo alcune fonti. Gli attentati cadono alla vigilia della visita a Kabul di Richard Holbrooke, l’inviato speciale del presidente Usa, Barack Obama.



Secondo una prima ricostruzione uno o due kamikaze hanno attaccato il palazzo del ministero della giustizia, nel centro della città, vicino al ministero delle finanze e all’ingresso meridionale del palazzo presidenziale, provocando un numero di vittime non ancora accertato. Un secondo attacco ha preso di mira uffici dell’amministrazione penitenziaria nel quartiere periferico di Khair Khana, con due kamikaze a piedi che sono riusciti a penetrare nell’edificio sparando e facendo poi saltare i corpetti esplosivi che indossavano. In questo attacco vi sarebbero diverse vittime. Un altro kamikaze sarebbe stato circondato da forze di polizia vicino al ministero dell’istruzione, in centro, e sarebbe stato abbattuto senza essere riuscito a far esplodere il suo giubbetto. Un altro terrorista ancora, forse il settimo, avrebbe inoltre attaccato un convoglio di agenti di polizia nella zona settentrionale di Kabul, che potrebbe per trattarsi, secondo fonti giornalistiche locali di un convoglio militare straniero. Quest’ultima circostanza non è stata ancora chiarita, dato il massimo riserbo delle fonti ufficiali e la gran confusione che regna in questo momento nella capitale afghana.

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