“La comunità cattolica di qui – ha detto il papa è profondamente toccata dalle difficoltà e incertezze che riguardano tutti gli abitanti del Medio Oriente; non dimenticate mai la grande dignità che deriva dalla vostra eredità cristiana, e non venite mai meno al senso di amorevole solidarietà verso tutti i vostri fratelli e sorelle della Chiesa in tutto il mondo”. I cristiani in Terrasanta vivono le stesse “difficoltà” delle popolazioni del Medio Oriente, il papa ne è consapevole, ma chiede per loro il “coraggio” di sostenere ” quotidianamente” gli “sforzi di dare testimonianza della fede cristiana e di mantenere la presenza della Chiesa nel cambiamento del tessuto sociale di queste antiche terre”.



“La fedeltà alle vostre radici cristiane, la fedeltà alla missione della Chiesa in Terra Santa, – ha detto il papa nell’omelia della messa che celebra nello stadio di Amman – vi chiedono un particolare tipo di coraggio: il coraggio della convinzione nata da una fede personale, non semplicemente da una convenzione sociale o da una tradizione familiare; il coraggio di impegnarvi nel dialogo e di lavorare fianco a fianco con gli altri cristiani nel servizio del Vangelo e nella solidarietà con il povero, lo sfollato e le vittime di profonde tragedie umane; il coraggio di costruire nuovi ponti per rendere possibile un fecondo incontro di persone di diverse religioni e culture e così arricchire il tessuto della società.



Ciò significa anche dare testimonianza all’amore che ci ispira a “sacrificare” la nostra vita nel servizio agli altri e così a contrastare modi di pensare che giustificano il “stroncare” vite innocenti”.

Il papa chiede ai cristiani di Terrasanta una forte testimonianza contro coloro che “giustificano” la soppressione di vite innocenti. Lo ha detto nell’omelia che celebra nello stadio di Amman, riflettendo sul senso del sacrificio della propria vita per i cristiani. “Ciò significa – ha spiegato – anche dare testimonianza all’amore che ci ispira a ‘sacrificare’ la nostra vita nel servizio agli altri e così a contrastare modi di pensare che giustificano lo stroncare vite innocenti