L’Hezbollah libanese ha bollato oggi come “affabulazioni” rivelazioni del settimanale tedesco Der Spiegel sulla presunta responsabilità delle forze speciali del partito sciita nell’assassinio dell’ex primo ministro libanese Rafic Hariri.

“Sono affabulazioni tese ad influenzare la campagna elettorale (per le politiche del 7 giugno) e a far dimenticare le informazioni sullo smantellamento delle reti di spionaggio al soldo di Israele”, è scritto in un comunicato dell’ufficio stampa di Hezbollah.



Tali rivelazioni intaccano “la credibilità del tribunale speciale per il Libano (Tls) e noi chiediamo a questo tribunale ad agire con fermezza per smascherare gli autori di tali menzogne”, aggiunge il partito sciita filosiriano e filoiraniano.

Secondo Der Spiegel la commissione d’inchiesta chiamata a fare luce sull’assassinio di Hariri punterebbe su una pista che chiama in causa Hezbollah, dopo la scarcerazione per insufficienza di prove, a fine aprile, di quattro generali libanesi, due dei quali considerati filo-siriani.



Dal canto suo, il ministro degli Esteri israeliano, Avigdor Lieberman, ha auspicato oggi un mandato di arresto internazionale contro Hassan Nasrallah, leader degli Hezbollah libanesi, sulla base delle anticipazioni secondo cui le indagini sull’uccisione dell’ex premier del Libano Rafik Hariri si starebbero indirizzando proprio verso Hezbollah.

Queste informazioni – ha detto Lieberman – “ci confermano con chi abbiamo a che fare”. “Se le conclusioni degli investigatori sono queste, un mandato di arresto internazionale (contro Nasrallah) deve essere emesso immediatamente”, ha proseguito, aggiungendo che se le autorità di Beirut non dovessero puoi muoversi “l’arresto andrebbe eseguito con la forza”.