Una statua alta diciotto metri si staglia all’orizzonte della periferia di Tokyo sotto un cielo plumbeo. Non si tratta di un eroe nazionale, di un samurai che ha fatto la storia del Giappone medievale o di un imperatore immortalato nel bronzo, bensì di un tributo a un’invenzione del secolo scorso, il robot Gundam.
Ideato nel 1979 dalla penna di Yoshiyuki Tomino, il robottone Gundam ebbe un successo straripante e immediato presso le generazioni anni ’80 occidentali. Con la sua vivace e coloratissima livrea divenne presto l’archetipo dell’eroe moderno pronto a immolarsi per salvare il pianeta Terra dall’invasione aliena.
Oggi lo si può dunque rimirare nell’isoletta di Obaiba a pochi kilometri dalla capitale nipponica, un omaggio che il popolo del Sol Levante ha tributato al suo mega robot che compie trent’anni.