Una guida per trasmettere informazioni sulle proteste in Iran attraverso il social network Twitter (che permette di mettere in rete messaggi dai cellulari) è stata diffusa su vari siti internet. Il manuale, opera di un blogger che si firma Yishaz, si può trovare in inglese sul sito www.lotfan.org , nella sezione dedicata al social network.



Durante le proteste iraniane Twitter è diventato un mezzo fondamentale per diffondere informazioni da parte dei contestatori. Il vademecum, in sette punti, parte dal presupposto che la polizia informatica iraniana monitori attentamente il social network per individuare gli oppositori e cerchi di far passare su esso notizie false e provocatorie. Yishaz consiglia di non rendere pubblico su Twitter il proprio indirizzo IP, per evitare che la polizia lo blocchi. Il manuale invita anche chi si trovi all’estero a settare le impostazioni del network in modo che il messaggio appaia in partenza da Teheran, per ingolfare il lavoro di verifica degli investigatori del regime. Per i messaggi (post) sulle manifestazioni viene consigliato di usare solo le chiavi (hashtag) #iranelection e #gr88, per evitare confusioni.



Yishaz invita a non pubblicizzare su Twitter i siti dei blogger attendibili, per non farli scoprire, ma a comunicare i loro indirizzi attraverso altre reti. Per la guida è necessario verificare bene le informazioni in arrivo prima di rilanciarle, perché potrebbero essere provocazioni. Prudenza viene consigliata per gli attacchi hacker a siti iraniani: “Prendete di mira solo quei siti che i legittimi blogger iraniani indicano”. La guida conclude con una esortazione: “Diffondete il messaggio giusto, funziona! Fintanto che diffondiamo notizie buone, forniamo sostegno morale ai contestatori e ci facciamo guidare dai blogger legittimi, possiamo dare un contributo costruttivo”.