La dichiarazione della Conferenza Episcopale Spagnola (Ces) riguardo il progetto di legge sull’aborto non è indirizzata solo ai cattolici, ma anche a coloro che, a partire dal patrimonio comune della ragione, danno valore al diritto alla vita.

Senza dubbio, i vescovi mettono il dito nella piaga ricordando alcuni passaggi della norma che pongono la decisione privata della donna quale elemento giustificativo essenziale del riconoscimento attuale del diritto all’aborto. O che partono da “il diritto alla maternità liberamente scelta”, per arrivare alla definizione di salute in termini di benessere psicologico e sociale, o all’aborto come tema privato legato esclusivamente alal decisione individuale della donna incinta. O ancora la significativa assenza della figura del padre, che viene emarginato “in una cosa così fondamentale come la nascita o la morte dei suoi stessi figli”.



Esempi della solitudine a cui si vuol portare la donna incinta che dubita del valore della vita che si sta sviluppando in lei. Ed è a questo punto che si vuol portare le donne, cui verranno date informazioni riguardanti la loro decisioni attraverso dei foglietti con i pro e i contro dell’aborto, come ha spiegato recentemente il ministro dell’Uguaglianza.



La gravità della norma del Governo non è solo nella privazione della vita di un essere indifeso, ma anche nel fatto che isolare la donna incinta davanti a una scelta così grave, separarla da chi può mostrarle il buono, la porterà a perdere il gusto per la vita. Chi non ama la propria può dare valore a quella di suo figlio?

Proprio le situazioni di difficoltà, ricorda il documento della Ces, richiedono più di ogni cosa cuori aperti. Solamente questi cuori aperti al bene della vita possono testimoniare alla donna incinta il bene che porta in seno. L’assenza del significato che deriva dal lasciare la donna sola, il destino senza senso a cui conduce questa solitudine, svaniscono solamente se si incontra proprio questo bene, in cui si possa sperimentare che la propria vita e quella del bambino sono amate. C’è molta gente disposta a dimostrarlo.



(Roberto de la Cruz)