Non si ferma la lotta dei talebani in Afghanistan contro le elezioni in programma tra due giorni nel Paese.

Oggi sono stati lanciati colpi di mortaio contro il palazzo presidenziale e la campagna di intimidazione di massa contro chi si recherà alle urne non sembra conoscere limiti. “Tagliaremo naso, orecchie e dita a chi voterà”, questa la terribile minaccia dei guerriglieri.



Dal canto suo la NATO ha annunciato il cessate il fuoco per tutta la durata del voto, al pari dell’esercito afghano in una sorta di tregua elettorale.

La riconferma del presidente Karzai sembra messa a rischio solo dalla paura che molti elettori di etnia Pashtun avranno di recarsi alle urne nelle province meridionali per via della minaccia talebana. Per quanto riguarda invece la provincia di Herat, posta sotto il controllo del contingente italiano, il generale Rosario Castellano intervistato del Corriere della Sera ha assicurato che dei 1014 seggi che si trovano in territorio posto sotto il comando militare italiano circa 90 dovrebbero restare chiusi e 150 sono a rischio per le minacce talebane.



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