L’incendio che da tre giorni divampa nella periferia di Atene, alimentato dai forti venti, è adesso alle porte della capitale greca. «Il fuoco si trova a circa 200 metri dall’ingresso della città», hanno raccontato i testimoni. Le autorità hanno ordinato l’evacuazione di 20.000 residenti della parte nord della capitale greca, la più minacciata dalle fiamme. Il fumo sta oscurando il cielo sopra l’Acropoli. Il governo ha dichiarato lo Stato di emergenza. Finora risultano bruciati oltre 12.000 ettari di bosco e si calcola che il fronte dell’incendio sia arrivato a una lunghezza di 80 chilometri, dopo essere avanzato nella notte favorito dal vento, divorando boschi e abitazioni, e costringendo le autorità a evacuare ospedali e luoghi in cui si trovano le colonie dei bambini in vacanza. Italia e Francia hanno inviato complessivamente quattro aerei antincendio rispettivamente due Canadair CL-415 e due Canadair CL-215 in aiuto dei vigili del fuoco greci, ma finora ben poco si è potuto fare contro fiamme alte circa venti metri, come quelle che si vedono sul monte Pendelis, polmone verde di Atene. Palini, Maratona, Pikermi, sono tutte comunità assediate dal fuoco, divampato venerdì nel piccolo villaggio di Grammatiko a circa 40 chilometri a nord-est da Atene; gli abitanti rimasti stanno difendendo fino alla disperazione le proprie abitazioni. Nelle operazioni sono dispiegati oltre 644 vigili del fuoco, 136 mezzi, 12 aerei e sette elicotteri oltre a 340 militari.
Intanto, oggi si è tenuto un vertice straordinario di governo, presieduto dal premier greco Costas Karamanlis, per far fronte all’emergenza incendi. Dopo il vertice con i ministri dell’Interno, della Difesa, Protezione Civile e Forze Armate, Karamnlis ha sorvolato in elicottero la zona devastata dal fuoco. Di fronte all’emergenza il presidente della repubblica Karolos Papoulias sta rientrando dalle vacanze.
La protezione civile ha segnalato nelle ultime 24 ore un centinaio di incendi in tutto il paese: la crisi peggiore dal 2007 quando morirono oltre settanta persone. Il rogo peggiore, dopo quello in Attica, è a Zante dove sono andati distrutti 400 ettari di macchia.
Le scene ricordano l’inferno che per dieci giorni devastò la Grecia causando 77 morti nel 2007.



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