«La cosa più importante è che si possano mettere in atto delle sanzioni paralizzanti: è possibile esercitare delle reali pressioni sul regime di Teheran», ha detto oggi il primo ministro israeliano a conclusione di un incontro con il cancelliere tedesco Angela Merkel, in una conferenza stampa congiunta.
Netanyahu ha inoltre spiegato che secondo lui Europa e Stati Uniti dovrebbero prendere in considerazione delle sanzioni qualora il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite non trovasse l’unanimità per un indurimento delle misure.
Angela Merkel, dal suo canto, ha spiegato che il «tempo stringe» perché Teheran risponda alle offerte di dialogo per un arresto del suo programma di arricchimento dell’uranio: «Senza progressi da qui a settembre», ha chiarito la Merkel, «allora prenderemo in considerazione delle misure più rigide contro l’Iran, tanto in ambito energetico quanto in quello economico-finanziario. «Certo – ha concluso Angela Merkel – le sanzioni sarebbero più efficaci con l’aiuto della Russia e della Cina».
Netanyahu ha inoltre ricevuto in omaggio dalla casa editrice Axel i piani originali del campo di sterminio di Aushwitz, ritrovati casualmente in un appartamento di Berlino.



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