La situazione ad Haiti continua a peggiorare. Ad esasperarla, la presenza degli sciacalli, uomini senza scrupoli che, in questi giorni di dolore si stanno dedicando ai saccheggi. Rubano tutto quello che trovano, all’interno dei negozi dilaniati dal crollo, dalle macerie delle case; rubano, persino, tutto ciò che trovano addosso ai cadaveri dei loro concittadini.



Questo sono, per lo più, estremamente pericolsi. Anche prima del terremoto, Haiti viveva al suo interno il dramma delle bande aramate. A peggiorare il contesto, dopo il terremoto di martedì sera, il crollo delle carceri, e la fuoriuscita dei galeotti sopravissuti, circa 6mila, molti dei quali sarebbero ergastolani condannati per gravi crimini. Questa mattina, la polizia del luogo ha aperto il fuoco contro contro alcuni saccheggiatori, in un mercato di Port-au-Prince, uccidendone almeno uno. 



La poopolazione, impaurita dalla presenza degli sciacalli, in un eccesso di esasperazione collettiva, ha deciso di farsi giustizia da sé. Molti, infatti, gli haitiani che lamentano la mancanza di una task force adeguata alla situazione, in grado di proteggerli dai malintenzioanati.


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E così uno sciacallo, mentre si stava aggirando tra alcuni cadaveri per trovare qualcosa da rubare, è stato linciato e ucciso. Il suo cadavere denudato è stato trascinato in una macabro corteo, mentre alcune persone lo prendevano a bastonate.




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