Riceviamo e pubblichiamo una lettera giunta in redazione e indirizzata a Fiammetta Cappellini, cooperante di Avsi ad Haiti, e di seguito la risposta di Fiammetta. «Sono nati diversi bambini – scrive Fiammetta -. Sono piccolissimi, sono fragili. Dobbiamo fare presto, perché la loro vita è appesa a un filo. Questo filo è nelle mani di tanti amici come voi, che ci aiutano e ci sostengono»



Dopo aver letto il diario di Fiammetta Cappellini, vorrei farle avere questa mia lettera. Spero voi possiate inoltrargliela o altrimenti possiate fornirmi un altro recapito. Grazie

Cara Fiammetta,

Il 6 gennaio è nato il mio secondo bimbo e nei giorni successivi ero tutta preoccupata di stare davanti a questa nuova situazione. Poi è arrivato il terremoto e soprattutto è arrivato il tuo diario. Mi si sono aperti gli occhi e il cuore. Mi hanno colpito soprattutto due cose: il fatto che voi abbiate iniziato subito a ricostruire senza soffermarvi lamentosamente su una disgrazia che colpiva un paese già in disgrazia e che distruggeva i vostri sforzi di questi anni; e, in secondo luogo, la tua decisione riguardo a tuo figlio. Ho iniziato a domandare una povertà così, una fiducia così davanti ai miei bimbi. Lasciarli andare, lasciarli essere perché certa del mio compito, del luogo e del modo in cui Dio mi chiama.



Sei la persona che mi sta facendo più compagnia in questi giorni e nel mio “fare la mamma”. Ogni notte, svegliandomi un po’ frastornata e a volte un po’ arrabbiata per accudire l’uno o l’altra, offro tutto per voi, per la vostra costruzione e per la vostra speranza.

Domenica 7 febbraio il piccolo Paolo Luigi riceverà il battesimo: abbiamo chiesto ad amici e parenti, come regalo di battesimo, un’offerta per il vostro progetto ad Haiti.

Tu prega per noi, dentro questa grande prova che il Signore ti mette davanti.

Maria Francesca

Per continuare la lettura e leggere la risposta di Fiammetta Cappellini clicca sul simbolo >> qui sotto 



 

Ecco la risposta di Fiammetta.

 

Carissima Maria Francesca,

Tantissimi complimenti per il tuo piccolo bimbo! È sempre una cosa meravigliosa e faticosissima ogni nuovo nato, no? Almeno per me il mio Alessandro lo è stato, per cui capisco la gioia e anche la fatica. Ricordo che io avevo sempre un sonno terribile e le ore di sonno non mi bastavano mai… un po’ come adesso!

Ti ringrazio per le tue parole, che ci incoraggiano e che mi fanno riconciliare con una scelta – quella di far partire Alessandro da Port au Prince – che non è stata facile. Settimana prossima sarà il suo secondo compleanno e già so che non sarò con lui. È veramente una sofferenza enorme per me. Pero so anche che il suo posto non era qui, che non poteva capire una tragedia così, che non era giusto che affrontasse questi disagi, questo dolore, questa desolazione. Spero che tornerà presto con noi, appena le condizioni lo permetteranno, per vedere anche la speranza della ricostruzione, la forza della vita che vince sempre e che sconfigge ogni distruzione.

Al campo dei rifugiati in queste due settimane sono nati diversi bambini. Sono piccolissimi, sono fragili, la nostra pediatra italiana Chiara li guarda e dai suoi occhi capisco che la situazione è gravissima, che dobbiamo fare presto, che la loro vita è appesa a un filo. Questo filo è nelle mani di tanti amici come voi, che ci aiutano e ci sostengono. Senza di voi, noi non possiamo quasi nulla. Questa gente ha bisogno di tutto e sono i vostri sacrifici e la vostra generosità di ogni giorno che rendono possibile a noi aiutarli.

Ti ringrazio per le parole che mi hai scritto e per l’aiuto che dai a questo popolo. Ricostruiremo, vedrai, e magari un giorno verrai a trovarci col piccolo Paolo Luigi!

Un abbraccio e un carissimo saluto

 

Fiammetta

 

Leggi anche

LA STORIA/ Renald, 10 anni e un albero piantato: così rinasce HaitiDIARIO HAITI/ Fiammetta: gli occhi pieni di speranza mi fanno vincere la fatica di ogni giornoDIARIO HAITI/ Il racconto: il dolore continua tra le macerie ma la carità lavora a luci spente