EGITTO: Un attentato terroristico insanguina le celebrazioni del Natale in Egitto. Nove persone (il primo bilancio era di sette vittime e nove feriti) sono state uccise alle ore 23,30 all’uscita dalla chiesa di Anba Basaya dopo le celebrazioni del Natale secondo il calendario copto.

Il fatto ha avuto luogo nel villaggio di Nagaa Hammadi (a circa 600 km a sud del Cairo, non lontano da Luxor).  Il killer è già stato identificato, ha precedenti penali ed è di religione musulmana.



La vendetta sarebbe il movente di questo tragico e folle gesto. Le voci parlano di un presunto rapimento e stupro di una bambina musulmana della zona ad opera di un giovane cristiano.
Dagli anni Novanta non si registrava un fatto così grave nella convivenza tra cristiani e musulmani. In Egitto i copti sono circa il 10% della popolazione.



Immediata contromisura il coprifuoco, ma nella mattinata migliaia di copti si sono scontrati con  la polizia. Come ha riferito l’arcivescovo della chiesa di Nagaa Hamadi, l’ira della popolazione deriverebbe dalla sottovalutazione delle minacce degli integralisti da parte delle autorità. 

"Le violenze perpetrate contro la comunità cristiana copta in Egitto suscitano orrore e riprovazione”. Parole di Franco Frattini, titolare della Farnesina.

”La comunità internazionale non può restare indifferente né deve mai abbassare la guardia – prosegue Frattini in una nota diffusa dalla Farnesina – di fronte all’intolleranza religiosa, che costituisce una gravissima violazione dei diritti umani fondamentali”.



”L’Italia intende continuare a difendere in tutte le sedi il principio della libertà di culto, quale assoluto e irrinunciabile valore di civilta”’, aggiunge il titolare della Farnesina. ”Suscitano in particolare preoccupazione episodi di violenza e discriminazione ai danni di minoranze religiose come quello che si è verificato ieri in Egitto".

"Della tutela della comunità copta in quel Paese, e delle necessarie misure di contrasto e prevenzione, parlerò personalmente, nel quadro degli eccellenti rapporti di amicizia e di cooperazione che ci legano – conclude Frattini – con il mio omologo Aboul Gheit, in occasione della visita che compirò al Cairo alla fine della settimana prossima”.