Luis Urzua, il caposquadra e ultimo dei 33 minatori cileni sepolti vivi per quasi 70 giorni, è uscito dalle viscere della terra. Era il capo turno della squadra di minatori rimasta intrappolata dopo il crollo del 5 agosto.
E’ stato lui a mantenere ordine e disciplina in questi due mesi di sopravvivenza a 700 metri di profondità. Urzua si occupava anche di razionare e distribuire il cibo. Dopo di lui, sono usciti anche i soccorritori che si erano calati nel pozzo per organizzare la risalita.
L’incubo era finito. A quel punto il pozzo è stato chiuso personalmente dal presidente del Cile Sebastian Pinera.I minatori adesso sono stati portati in ospedale per le cure del caso che dureranno un paio di giorni, poi finalmente potranno tornare alle loro case.