PAKISTAN – SCONTRI A KARACHI – 25 morti, 40 feriti circa. Questo il bilancio degli scontri scoppiati a Karachi, in Pakistan durante le elezioni del successore di Raza Haider, il deputato del Mqm (Muttahida Qaumi Movement) ucciso quest’estate.
L’omicidio ha fatto precipitare il paese nella violenza, per un totale di 85 morti. Tra ieri e oggi la polizia ha arrestato una ventina di persone collegate a quella stessa ondata di violenza.
Secondo organismi di difesa dei diritti dell’uomo a Karachi ci sono stati oltre 260 omicidi mirati nei primi sei mesi dell’anno contro i 156 dell’anno precedente. A Karachi spesso ha colpito anche la rete di al Qaida.
All’origine degli scontri anche motivi etnici. Il Muttahida Qaumi Movement rappresenta infatti i Mohajirs arrivati dall’India. Sono alleati al governo del Partito del popolo pachistano, ed è popolare nella provincia di Sindh. L’Awami National Party, invece, è composto da persone di etnia pashtun, che stanno osteggiando il regolare svolgimento delle elezioni.
La tensione tra Mqm e Anp continua perciò a mietere vittime e, in passato, lo scontro ha oltrepassato i confini territoriali. Ma c’è anche un altro dato inquietante: le donne pakistane sono sempre più vittime della violenza degli uomini (+13% in un anno).