Il premio Sakharov è stato attribuito al giornalista e psicologo dissidente cubano Guillermo Farinas
L’assegnazione del premio Sakharov al giornalista e psicologo dissidente cubano Guillermo Farinas ha suscitato numerose polemiche. Il premio viene assegnato a chi si è distinto nella lotta per i diritti umani, ed è la terza volta che viene conferito ad un dissidente cubano. Farinas è stato premiato in seguito al suo sciopero della fame, iniziato il 24 febbraio, e proseguito per 135 giorni, il giorno dopo che Orlando Zapata Tamayo, morì in carcere dopo una protesta di due anni e mezzo. Ha cessato lo sciopero quando la Chiesa cattolica ha annunciato che il governo avrebbe liberato 52 dissidenti.
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«È una scelta scandalosa – ha affermato -. Le scelte politiche prevalgono sui diritti dell’uomo. Questo premio deve premiare la libertà di pensiero, ma è la terza volta in 20 anni che si premiano i cubani anti-castristi. Questo è un segnale politico che svaluta il premio Sakharov», ha dichiarato l’eurodeputata francese Marie-Christine Vergiat,della sinistra radicale chiedendo che d’ora in poi il premio non venga più attribuito dalla Conferenza dei presidenti ma mediante una votazione di tutto il Parlamento. Dal canto suo, il presidente europeo Buzek, ha ricordato che Farinas è stato «pronto a rischiare la salute e la vita per la libertà a Cuba», auspicando di «potergli consegnare personalmente il premio qui a dicembre. E spero che con lui ci potranno essere anche le vincitrici del 2005, le Damas in Blanco».
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