California, Surf Beach a nord di Los Angeles. Lucas Ransom, un ragazzo di 19 anni che si trovava in acqua per fare il surf, è stato attaccato da uno squalo. Si trovava insieme a un amico a circa 90 metri dalla riva. L’amico ha visto Ransom scomparire sotto acqua mentre gli gridava “aiutami”.

Ha capito immediatamente cosa succedeva: l’acqua è diventata rossa per il sangue. “E’ stato tutto molto veloce. Si è vista un’onda rossa, e basta” ha detto. Lo ha riportato a riva ma Lucas è morto dissanguato per una profonda ferita alla gamba. La tavola da surf è stata ritrovata poco dopo: anch’essa portava un enorme morso. Lo squalo che ha fatto l’attacco mortale era lungo dai quattro ai sei metri.



Surf Beach è rimasta chiusa per tre giorni dopo la morte del giovane. Attacchi del genere sono comunque rari: a Surf Beach l’ultimo caso del genere era successo nel 2008: uno squalo aveva preso a morsi la tavola di un surfista che era rimasto illeso. Dagli anni 20 a oggi ci sono stati circa 100 attacchi a surfisti con circa dodici morti.



Leggi anche

Donald Trump vuole abolire l'ora legale/ Il tycoon: “E' scomoda e costa troppo agli americani”