Un’onda anomala successiva a una scossa di terremoto di magnitudo 7,5 ha colpito l’isola di Sumatra in Indonesia. Il bilancio è ancora provvisorio ma destinato ad aggravarsi: al momento i morti ufficiali sono 40 ma si contano oltre 300 dispersi. Dieci villaggi sono stati spazzati via dall’enorme ondata.
I dispersi sono quasi tutti donne e bambini. Il sisma è stato registrato Il sisma si è verificato a una profondità di soli 14,2 chilometri, in una zona a 280 chilometri a sud di Padange e a 78 chilometri a ovest di South Pagai nelle isole Mantawai. Particolarmente colpito il villaggio di Betu Monga. Un funzionario del dipartimento per la pesca ha raccontato la situazione: “La gente è disperata, in molti raccontano di non essere riusciti a trattenere i loro bambini, che sono stati risucchiati via”.
Colpiti anche diversi centri turistici alcuni dei quali meta degli amanti del surf. Si parla di dieci turisti australiani dispersi a bordo di una imbarcazione. Onde alte più di tre metri hanno colpito la parte sud dell’isola di Pagai e l’80 per cento degli edifici del villaggio di Muntei è stato danneggiato dalle onde.
C’è un’altra emergenza che colpisce l’Indonesia proprio in queste ore: la minaccia di eruzione del vulcano Merapi sull’isola di Giava. Circa 20mila persone sono state evacuate da un’area di 10 chilometri alla base del vulcano. Il vulcano è al massimo livello di attività: "L’energia continua a crescere. Speriamo si plachi, altrimenti rischiamo una eruzione di proporzioni come non abbiamo visto da anni", ha detto il vulcanologo Surono.