Il bilancio dello tsunami che ha colpito alcune isole dell’arcipelago indonesiano è in aumento. Al momento si contano 408 morti ufficiali, mentre i dispersi sono 303. Probabilmente questi ultimi sono stati trascinati in mare dall’onda che si è abbattuta sulle isole.
Lo tsunami si è scatenato dopo che una scossa di terremoto di magnitudo 7.7 ha colpito l’arcipelago ovest dell’Indonesia. L’isolamento e le distanze dei villaggi colpiti non rende facile le opere di soccorso e di ricerca: “È probabile che i due terzi dei dispersi siano stati portati via dal mare”, ha detto un responsabile locale”. Il presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono si è recato ieri sul posto per portare conforto ai sopravvissuti e sovrintendere all’arrivo di derrate alimentari, acqua e medicine.
Quasi 13.000 persone hanno trovato rifugio in campi di accoglienza dopo avere perso le loro abitazioni, secondo i servizi di soccorso. Intanto l’eruzione del vulcano Merapi in altra parte dell’arcipelago ha ucciso 32 persone mentre gli sfollati sono oltre 20mila.