Il presidente iracheno Talabani ha dichiarato che non firmerà mai la sentenza di condanna a morte di Tareq Aziz.
La sentenza di condanna a morte di Tareq Aziz non sarà eseguita. L’ex numero due del regime di Saddam, dopo le numerose pressioni della Comunità internazionale pare che sarà graziato, Il presidente iracheno, Jalal Talabani, ha dichiarato in un’intervista alla tv francese France 24 che non firmerà l’ordine di esecuzione. «Non firmerò perché sono socialista», ha detto. «Sono dalla parte di Tareq Aziz – ha aggiunto – perché è un cristiano iracheno e in più è un anziano signore di oltre 70 anni».Talabani ha una posizione ben precisa anche sulla pena di morte in generale.
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«Penso che la pagina delle esecuzioni e delle condanne a morte sia ormai da girare, salvo quei crimini commessi nella cattedrale di Nostra Signora del soccorso perpetuo e quelli commessi contro i pellegrini sciiti nei luoghi santi», ha commentato, riferendosi all’attentato del 31 ottobre, quando un commando di terroristi di Al Qaeda fece una strage nella cattedrale siriaca cattolica di Baghdad uccidendo una 50ina di persone. Secondo Talabani, ora il Paese ha bisogno solamente «di una politica di clemenza, perdono e riconciliazione nazionale».