La chiesa cattolica governativa cinese ha nominato il nuovo vescovo di Chengde. Lo ha confermato Liu Bainian, portavoce della Associazione Patriottica della Chiesa cattolica, associaizone che non riconosce l’autorità pontificia. Il cardinale di Hong Kong ha criticato il fatto come “illegittimo e vergognoso”.

E’ dal 1951 che il governo cinese obbliga i cattolici del proprio paese a riconoscere la chiesa governativa, ciò nonostante molti di essi rimangono fedeli a Roma. Negli ultimi anni, sotto la guida di Benedetto XVI, si era arrivati a una sorta di compromesso sulle nomine, ma il nuovo vescovo non ha ottenuto il riconoscimento vaticano. Il Vaticano ha espresso il proprio disappunto per il fatto che diversi vescovi fedeli a Roma non hanno ottenuto lo stesso trattamento.



Il portavoce della chiesa governativa ha precisato che il vaticano era stato informato del fatto già da due anni, perché la provincia in questione aveva bisogno di un vescovo da tempo e non si poteva più aspettare. Il portavoce ha anche detto che altri 40 vescovi stanno per essere nominati e spera nell’approvazione vaticana. Il nuovo vescovo è il primo a essere nominato senza autorizzazione papale dal 2006. Recenti calcoli fanno salire a circa 60 milioni i cattolici cinesi fedeli a Roma, tre volte tanto di quelli fedeli al governo.



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