AFGHANISTAN – NATO, AL VIA EXIT STRATEGY ENTRO 2014: La Nato ha dato il via libera da Lisbona alla cosiddetta “transizione” 2011-2014, l’ext strategy che ha come obiettivo quello di riconsegnare la sicurezza del paese alle forze locali. Il presidente afghano, Hamid Karzai, lo ha definito un processo ”irreversibile”.
Barack Obama ha ringraziato personalmente il presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, per il lavoro degli istruttori in Afghanistan: “Dobbiamo salutare con molto favore gli sforzi che stanno facendo Berlusconi e (il premier canadese Stephen) Harper – ha detto il Presidente degli Stati Uniti d’America – grazie alla loro leadership stanno facendo veramente la differenza sul terreno”.
Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha confermato: “L’addestramento è il biglietto da visita per la transizione, più e meglio la facciamo, prima ce ne andiamo”. Berlusconi ha aggiunto: “Comunico che invieremo altri 200 formatori, portando così il numero dei nostri uomini e donne impegnati sul terreno a 4213”.
Ci sarebbero delle condizioni nel documento finale, tra cui il rispetto dei diritti umani, con particolare riferimento a quelli delle donne:"Continuiamo ad appoggiare gli sforzi guidati dagli afghani per riconciliare e reintegrare quei membri dell’insorgenza che rinunciano alla violenza, tagliano i legami con i terroristi e accettano la Costituzione afghana".
Le truppe Isaf, ha spiegato il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, se ne andranno solo quando il lavoro sarà completamente concluso: "Se i talebani o chiunque altro pensa di poterci cacciare, si sbaglia: resteremo fino a quando sarà concluso il nostro lavoro, anche dopo la fine del processo di transizione".
Queste notizie non hanno comunque placato i disordini e la protesta. Alcuni manifestanti si sono incatenati alla "zona rossa" e sono stati rapidamente portati via dalla polizia portoghese.