C’è un motivo politico dietro gli attentati ai cristiani in Iraq. Lo dice il Vaticano con le parole del segretario ai rapporti con gli stati, monsignor Dominique Mamberti. “C’è un motivo ”politico”, ovvero ”destabilizzare il Paese o alcune sue componenti” anche se, per il segretario vaticano ai Rapporti con gli Stati, negli attacchi ”ci sono elementi religiosi e cio’ e’ molto preoccupante”.
In una intervista ad Avvenire, il ministro degli esteri del Vaticano sottolinea come a parte Italia, Francia e Germania che hanno accolto i cristiani feriti nell’attentato alla chiesa di Baghdad, il mondo occidentale sta ignorando la situazione: “La reazione del mondo occidentale è stata piuttosto timida, quantomeno a livello pubblico. Anche il rilievo dato dai grandi mezzi di comunicazione sociale è effimero e problemi di minore importanza attirano molto di più la loro attenzione”.
Aggiungendo: ”Le comunità cristiane soffrono ingiustamente, hanno paura e si trovano in una situazione di tale difficoltà che molti cristiani decidono di emigrare. Ma con loro anche tutto il Paese si vede seriamente danneggiato… I cristiani sono presenti in Iraq dagli inizi della storia della Chiesa, hanno avuto un ruolo importante nello sviluppo della società, specie in ambito culturale, e, anche nelle circostanze attuali, hanno vocazione ad essere artefici di pace e di riconciliazione”.