Un alto funzionario pakistano ha rivelato di non aver ricevuto la richiesta di grazia al presidente Asif Ali Zardari da parte di Asia Bibi.
Si complica la vicenda di Asia Bibi, la donna cristiana condannata a morte, in Pakistan, dalla legge sulla blasfemia. Dopo la mobilitazione dell’intera comunità internazionale, e di numerosi intellettuali, personalità ed autorità del mondo cristiano e islamico pakistano, sembrava che le acque si fossero smosse e che la donna sarebbe stata graziata. Un alto funzionario governativo della provincia di Punjab ha, infatti, riferito di non aver ancora ricevuto la domanda di grazia al presidente Asif Ali Zardari da parte di Asia Bibi.
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Lo ha rivelato al quotidiano The Express Tribune. La petizione per salvarla era stata presentata al governatore del Punjab la settimana scorsa. Nel frattempo, i partiti religiosi estremisti del Pakistan hanno ribadito il loro rifiuto alla liberazione della donna.