WIKILEAKS ITALIA – Wikileaks, l’Italia è il migliore alleato degli Usa. Dopo le polemiche sui messaggi della diplomazia Usa pubblicati da Wikileaks, Hillary Clinton rassicura infatti l’alleato italiano. «Non abbiamo amico migliore del premier italiano Silvio Berlusconi che ha sostenuto sempre con la stessa coerenza le amministrazioni Clinton, Bush e Obama», ha dichiarato il segretario di Stato Usa al vertice dell’Osce in Kazakistan smentendo quanto contenuto nei file di Wikileaks. La Clinton, come riferisce il Tgcom in un articolo su Wikileaks, ha ricordato che gli Usa possono contare sull’Italia «per realizzare e sostenere i valori che condividiamo».
Per la Clinton si tratta del primo incontro internazionale multilaterale dopo lo scandalo di Wikileaks e la pubblicazione online dei dispacci della diplomazia statunitense dall’Italia e da altri Paesi nel mondo. Il segretario di Stato Usa non ha fatto alcun riferimento diretto a Wikileaks e ai suoi risvolti in Italia, limitandosi a un generico appello in difesa della libertà di stampa.
«Le crisi regionali e transnazionali minacciano i nostri popoli – ha detto la Clinton, riferendosi però implicitamente a Wikileaks -. Le democrazie sono sotto pressione e i conflitti prolungati restano pericolosamente irrisolti». «Non è abbastanza per una costituzione garantire la libertà di stampa se, nella realtà, i giornalisti sono sottoposti a un’intensa pressione e persino aggrediti» ha sostenuto, in un altro passaggio, il capo della diplomazia Usa nel suo intervento al primo vertice Osce dopo la pubblicazione dei file di Wikileaks cui ha partecipato anche il presidente del Consiglio italiano.
«Berlusconi ha garantito in Afghanistan un sostegno generoso, ha lavorato in Europa con Sarkozy per la stabilizzazione della Georgia», ha ribadito il segretario di Stato americano, riferendosi a un preciso file di Wikileaks relativo ai rapporti Italia-Russia durante la crisi del 2008.
CLICCA QUI O SUL PULSANTE >> QUI SOTTO PER CONTINUARE A LEGGERE L’ARTICOLO SUI FILE DI WIKILEAKS RELATIVI ALL’ITALIA E A BERLUSCONI
WIKILEAKS ITALIA – La Clinton si è rivolta al presidente del Consiglio italiano, al termine di un colloquio durato più di mezz’ora a margine del vertice Osce, per affrontare proprio i problemi emersi dopo la pubblicazione dei cable di Wikileaks. Il Corriere della Sera ha ottenuto infatti da Wikileaks alcune comunicazioni dell’ex ambasciatore Usa Spogli in Italia. Nei dispacci emerge la preoccupazioni per l’asse tra Berlusconi e Putin al momento della crisi in Georgia, con l’Italia accusata da Spogli nel file di Wikileaks di voler «frenare» gli Usa. Nelle comunicazioni tra le ambasciate americane in Italia e Repubblica Ceca e il dipartimento di Stato, venute in possesso di Wikileaks, trapela è l’irritazione degli Stati Uniti per la posizione tenuta dall’Italia nel corso della guerra tra Georgia e Russia dell’agosto 2008.
Ma la Clinton non si è limitata a cercare di «tamponare» le conseguenze relative ai rapporti con l’Italia in seguito alla pubblicazione dei cable di Wikileaks. La falla nel sistema di protezione dei dati, aperta da Wikileaks, ha danneggiato innanzitutto Barack Obama e il segretario di Stato, Hillary Clinton. Ed è stata lei a parlare e minacciare Julian Assange, il fondatore di Wikileaks: «Linea dura contro chi ha rubato quei documenti». È la prima volta che un esponente dell’amministrazione usa toni così diretti, dichiarando guerra a Wikileaks, ai suoi creatori e ai suoi eventuali protettori.