Pubblichiamo l’intervento dell’ambasciatrice di Haiti, Ms. Geri Benoit, che parteciperà questa sera a Padova alla tradizionale Cena di Santa Lucia. Per il nono anno consecutivo, infatti, la Compagnia delle Opere fa sedere a tavola la società civile per il bene del prossimo. Oltre all’ambasciatrice parteciperanno alla cena e al battesimo dell’associazione Santa Lucia per la Cooperazione e lo Sviluppo tra i Popoli il ministro degli esteri Franco Frattini e il presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, Giorgio Vittadini.
Il mio Paese, Haiti, sta vivendo un periodo difficile. Prima il terremoto di gennaio, poi la recente epidemia di colera. Inoltre nei giorni scorsi abbiamo avuto il primo round delle elezioni politiche e – come potete immaginare – in molti hanno utilizzato le nostre sofferenze interni a fini politici, questo è fonte di sofferenza per tutti noi, ma sappiamo anche che il dolore e la rabbia non sono mai l’ultima parola: occorre ripartire, sempre con l’aiuto di chi può darci una mano. Tra questi anche i tanti cittadini del Veneto che questa sera saranno presenti alla Cena di Santa Lucia, organizzata a Padova per sostenere concretamente i progetti dell’AVSI.
Tra i grandi amici del mio Paese AVSI è uno di quelli che conosco da più tempo, visto che la sede di questa organizzazione non governativa italiana è dal 1998 vicino alla mia abitazione a Petion-Ville. Subito dopo il terremoto mi sono incontrata con AVSI perché avevo bisogno di comprendere come potessero aiutarci le organizzazioni italiane e ho scoperto in loro una realtà profondamente radicata nella mia terra, non un’organizzazione presente per rispondere ad un’emergenza. I loro progetti sono per la gente, perché il loro approccio è quello di ascoltare le persone, i loro bisogni, più che di implementare un modello teorico di aiuto. Attraverso i progetti di AVSI ad Haiti molte persone hanno ritrovato speranza, dignità, pur vivendo dei momenti molto difficili.
Così domani sarò a Padova per dire “Grazie” a tutti i presenti e ad AVSI, per rappresentare la mia Haiti e per dire forte che lo slogan scelto per la Cena di Santa Lucia, “Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo”, è di enorme verità. La nostra storia contemporanea sembra – sfortunatamente – fatta dagli eroi che ci vengono presentati tali dai media.
La gente più semplice, più autentica e più magnanime, vive invece di quella forza originaria e indistruttibile, insieme umana e spirituale, che può dare a tutti coraggio, che dona l’abilità di creare una navicella spaziale, di impastare un pane per sfamare una famiglia o di sostenere un Paese stremato attraverso la creazione di scuole. Una forza la cui ultima sorgente è Cristo, che ci tocca attraverso la mano tesa di autentici amici, facce e braccia di quella cosa che chiamiamo solidarietà.