Secondo Mons. Ruggero Franceschini, arcivescovo di Smirne, l’assassino di mons. Luigi Padovese, Murat Altun, è assolutamente sano di mente.

E’ notizia di ieri la non sanità mentale di Murat Altun, l’uomo che ha assassinato, accoltellandolo ripetutamente, il 3 giugno, mons. Luigi Padovese, il vicario apostolico dell’Anatolia. Eppure, Mons. Ruggero Franceschini, arcivescovo di Smirne, ha spiegato ad AsiaNews che quanto riportato corrisponde al falso. Secondo l’arcivescovo, il referto redatto da un gruppo di medici e professori giunge alla conclusione opposta di un precedente referto redatto da altri dottori, secondo il quale l’assassino e autista di Padovese è sano di mente. «Purtroppo io non posso intervenire in tribunale. Possono intervenire il Vaticano, attraverso il nunzio; l’ambasciatore italiano, perché Padovese era un cittadino italiano; e i familiari diretti di Padovese. I vescovi della Chiesa latina, possono intervenire, ma nessuno ha il dovere di ascoltare», ha dichiarato mons. Franceschini, succeduto alla carica di Vicario dell’Anatolia dopo la morte di Padovese.



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L’assassino del prelato, come riporta AsiaNews, aveva compiuto il delitto «secondo una specie di rituale islamico». Non solo: «prima dell’omicidio, aveva cercato di farsi dichiarare malato di mente visitando diversi dottori, che però avevano escluso per lui ogni malattia»



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