La Corea del Sud ha dato il via a manovre militari nelle vicinanze dell’isola di Yeonpyeong, la stessa che la Corea del Nord bombardò lo scorso mese. Immediata la risposta del regime di Pyongyang che ha minacciato rappresaglie immediate.
Le autorità di Seul hanno ordinato ai cittadini dell’isola di entrare nei bunker per evitare i rischi di un possibile bombardamento. Le pessime condizioni atmosferiche hanno però fatto sospendere le manovre stesse. L’aviazione della Corea del Sud è comunque in stato di allarme e si tiene pronta a intervenire in qualunque momento. Il consiglio di sicurezza dell’Onu, intanto, non è stato in grado di dare una risposta comune al bombardamento del mese scorso, scatenato dalle truppe della Corea del Nord e che fece alcuni morti tra i civili residenti.
La Cina e la Russia si sono opposte a qualunque dichiarazione che incolpasse la Corea del Nord. L’unico spiraglio positivo al momento scaturisce dalla visita dell’inviato americano Bill Richardson che ha convinto la Corea del Nord ad accettare il ritorno degli ispettori dell’Onu negli impianti nucleari.
Secondo la Cnn, la Corea del nord ha anche accettato di considerare la proposta di una commissione militare mista tra le due Coree e gli Stati Uniti. I dirigenti nordcoreani avrebbero anche affermato che «prenderanno in considerazione» la proposta di Richardson, governatore del New Mexico, di istituire una «linea rossa» per le consultazioni tra le due Coree in caso di crisi.