In Indonesia, ai cristiani di Bogor, sarà vietata la celebrazione del Natale ed ogni altra manifestazione religiosa in pubblico.
Ai cristiani del distretto di Bogor, nello Java occidentale, in Indonesia, non sarà consentita la celebrazione del Natale. Non solo. Il capo del distretto – riporta AsiaNews – ha proibito ai cattolici della chieda parrocchiale di S. Giovanni Battista a Parung qualunque genere di manifestazione religiosa pubblica. Le ragioni ufficiali sono di natura puramente formale. Mancherebbe un’autorizzazione, chiamata Izin Mendirikan Bangunan, senza la quale non è permessa, dal governo, la costruzione di edifici religiosi né di pregare sui terreni di proprietà.
Dal 2001 la diocesi locale, di cui fan parte 3mila fedeli, è possiede 7.500 metri quadrati di terreno. L’autorizzazione è prevista per qualunque genere di edificio, ma i cristiani devono, in più presentare 60 firme e ottenere l’ok dal Gruppo locale per il Dialogo interreligioso. «Non abbiamo idea su cosa fare, nonostante sia urgente trovare soluzioni pacifiche per consentire ai cattolici di professare la loro fede durante il Natale», ha dichiarato padre Gatot, parroco locale.
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La situazione è aggravata dalle continue minacce di estremisti islamici e dalla possibilità che il divieto di pregare in pubblico, se fosse trasgredito, potrebbe rappresentare il pretesto per violenze e persecuzioni. Episodi simili sono già capitati diverse volte. Nel 2005, quando un gruppo di estremisti interruppe la messa pasquale e nel 2008, sempre a Pasqua, quando centinaia islamici radicali impedirono l’accesso al terreno in cui si sarebbe dovuta celebrare la messa