Una donna kamikaze si è fatta esplodere ieri mattina a Khar, città più importante della Bajaur Agency (zona tribale del Pakistan al confine con l’Afghanistan), provocando la morte di almeno 45 persone e il ferimento di altre 100 (ma il bilancio è destinato a salire).
L’attentato è avvenuto a poche centinaia di metri da un posto di blocco dove oltre mille profughi erano in fila per ricevere gli aiuti del Pam, il programma alimentare mondiale dell’Onu.
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Secondo alcune testimonianze, la donna si è presentata al check in, ha rifiutato di farsi perquisire, poi ha lanciato una granata e infine ha attivato la carica che portava indosso. La bomba ha causato il massacro di coloro che erano in coda, quasi tutti membri della tribù Salarzai, in fuga dagli scontri tra talebani e forze di sicurezza. Il presidente Usa Barack Obama ha “condannato con fermezza” l’episodio.