In un momento in cui Betlemme comincia a recuperare il suo entusiasmo per l’arrivo dei pellegrini, anche l’entrata solenne di padre Pizzaballa avvenuta sabato scorso assume un significato del tutto particolare. Il custode di Terra Santa ha aperto solennemente l’Avvento nella chiesa di Santa Caterina, dove si trova la grotta della Natività. Tutto il corteo di macchine entrato in città non è passato per il check point abituale, ma ha attraversato l’enclave israeliana, creata attorno alla tomba di Rachele, per rispettare lo status quo. Un fatto che accade una volta l’anno, simbolico ma dal significato politico importante.
Con davanti agli occhi la tragedia dei cristiani in Iraq, il frate custode ha invitato tutti i fedeli a intensificare la preghiera e a vivere questo momento di attesa in memoria dei cristiani perseguitati nel mondo.
Assieme alla comunità dei francescani, il custode ha acceso nella grotta della Natività, la prima candela d’Avvento. “Vorremmo che questa luce brilli come il sole, affinché ci mostri il cammino della nostra santificazione” si legge sul sito della Custodia. Un messaggio che supera il rito, e va dritto al cuore.
All’interno del Tg:
“Per illuminare il cammino della nostra santificazione”. Con questo augurio Il custode di Terra Santa padre Pizzaballa accende la prima candela d’Avvento nella grotta della Natività di Betlemme.
Più di 3 milioni sono i pellegrini giunti in Terra Santa da gennaio a oggi, in attesa di un Natale da record. Il Santo Sepolcro è il luogo più visitato dai cristiani.
La storia di un monastero di più di 1500 anni fa, oggi finalmente accessibile al pubblico. Un vero tesoro dei primi tempi del cristianesimo.
L’azione cattolica in cammino: sono molti i giovani che hanno partecipato al pellegrinaggio in Terra Santa.
C’è già un clima di festa a Betlemme per il Natale che si avvicina: le dichiarazioni cariche di entusiasmo di chi abita nella città dove nacque Gesù.