I militari al potere in Birmania (o Myanmar, come gli stessi militari hanno ribattezzato il paese) volevano comprarsi il Manchester. E’ una delle ultime rivelazioni che si ricava dalla pubblicazione dei documenti in mano a Wikileaks.
La giunta era disposta a investire la cifra di oltre 600 milioni di euro e per di più proprio nel momento in cui il paese era stato messo in ginocchio dall’uragano Nargis. Il comandante in capo delle forze birmane Than Shwe è un grande fan del Manchester United: secondo i documenti del’ambasciata americana a Rangoon, chiese al proprio nipote di partecipare all’asta. Uno stratagemma per distrarre la popolazione dalla grave crisi economica e sociale del paese.
Il fatto risale a prima del gennaio 2009. Pochi mesi prima, nel maggio 2008, la giunta birmana era stata accusata di bloccare gli aiuti economici internazionale, dopo che il’uragano Nargis aveva ucciso circa 140mila persone. Stando ai documenti, il generale Shwe cambiò idea, giudicandola non positiva, ma il solo fatto che l’avesse presa in considerazione dimostrerebbe tutta la crudeltà del dispotico regime.
– In compenso la giunta diede vita a un camipnato di football dal costo multimilionario quando i sopravvissuti all’uragano erano ancora senza casa. La cifra che si voleva spendere per il Manchester United è la stessa cifra che avrebbe coperto i costi per almeno tre anni per la popolazione colpita dal ciclone.