Un sacerdote clandestino della diocesi di Mindong nel Fujian (Cina) è stato arrestato lo scorso 19 marzo. Il prete, Padre Kiu Maochun di 36 anni, aveva organizzato un ritiro con circa 300 studenti universitari. Il giorno prima era stato rilasciato un altro sacerdote, detenuto per 15 giorni, Padre John Baptist Luo Wen. Ad altri due preti è stato comunicato di consegnarsi alle autorità giudiziarie cinesi. Sono notizie emerse dai lavori della Commissione Vaticana sulla Chiesa in Cina che si è chiusa oggi. La Commissione ha anche fatto presente il caso di tre vescovi ancora in mano alla polizia anni dopo la loro scomparsa.
Momenti come quello organizzato dal sacerdote arrestato sono vietati in Cina a meno che non vengano organizzati con la supervisione del Ministero per gli Affari Religiosi e l’Associazione Cattolica Patriottica Cinese, controllata dal governo. Le forze di sicurezza cinesi si erano recate al ritiro e avevano intimato ai partecipanti di sospenderlo immediatamente, cosa che Padre Luo non aveva fatto. Quindi è scattato l’arresto. Il prete fa parte di un gruppo di sette sacerdoti il cui esercizio spirituale è stato vietato dalle autorità.
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Padre Luo, il prete rilasciato, ha potuto raccontare la sua detenzione, avvenuta in una cella dove era rinchiuso con altri 21 uomini, quasi tutti tossicomani o giocatori d’azzardo, senza gabinetti e senza letti. Gli altri detenuti potevano ricevere visite dei parenti due volte alla settimana mentre a lui è stato negato anche questo diritto. Nella regione del Mindong ci sono circa 80mila cattolici, 70mila dei quali appartengono alla Chiesa clandestina.