Un sonoro ceffone è stato metaforicamente inferto al segretario del partito laburista scozzese Jim Murphy, da parte di un uomo di Chiesa noto per la sua coraggiosa schiettezza. Si tratta del cardinale Keith Michael Patrick O’Brien, Arcivescovo di St. Andrews ed Edimburgo e Presidente della Conferenza Episcopale scozzese, che prendendo spunto dalla recente deriva legislativa in materia di libertà religiosa, di adozione per le coppie omosessuali e di unioni civili, ha accusato il Governo di aver «totalmente ignorato» i principi della Chiesa Cattolica Romana.



La severa reprimenda dell’alto prelato è nata come reazione ad un discorso tenuto da Murphy durante la riunione di un think-tank laburista tenutasi lo scorso 23 febbraio. Il segretario aveva, infatti, invitato a «prendere in considerazione e rispettare» i valori degli elettori credenti.

In quell’incontro, peraltro, lo stesso Murphy aveva espresso l’opportunità politica di blandire i voti di quel particolare bacino di elettori, arrivando persino a spiegare come fosse necessario ribadire che le stesse Sacre Scritture attribuiscano al partito laburista «la legittimazione ideologica per cambiare i vecchi ordinamenti». E si era messo pure a citare la Bibbia: «Come Davide dice nel Salmo 9, “il Signore è un riparo per l’oppresso e un rifugio sicuro in tempo di angoscia”».



Il discorso, com’era prevedibile, non è stato particolarmente gradito dal superlaico Terry Sanderson, presidente della National Secular Society, che ha accusato Murphy di aver trascinato, con le sue parole, il partito laburista in un «terreno pericoloso». «Non è più il caso» ha protestato l’anticlericale britannico «che ai preti sia consentito ingerirsi nella politica e condizionare il voto dei fedeli».

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 Il Cardinale scozzese, notoriamente poco avvezzo alle diplomazie curiali – è, infatti, uno che non ama mandarle a dire – non si è lasciato irretire dai tentativi opportunistici di strumentalizzare il voto cattolico. Monsignor O’Brien, a differenza del laicista Sanders, preferisce alle fumisterie ideologiche, il pragmatismo chestertoniano. E, quindi, grazie ad un sano senso della realtà, unito ad una profonda conoscenza della natura umana, non è caduto nella trappola dei politicanti.



Anzi, proprio il discorso di Murphy gli ha dato il destro per sferrare un attacco frontale. Così, il porporato ha denunciato come nel Regno Unito si sta da tempo assistendo ad un «sistematico e spietato attacco ai valori familiari» grazie all’attuale governo. Ha poi proseguito con un lungo cahier de doléances.

«Quando si è introdotta la legge che ha permesso la sperimentazione sugli embrioni umani e la loro conseguente distruzione», ha tuonato il Cardinale, «le obiezioni della Chiesa e delle altre confessioni religiose sono state totalmente ignorate». «Quando si è introdotta la legge sulle unioni civili e sulla possibilità di adozione per le coppie dello stesso sesso» ha proseguito il porporato «le obiezioni della Chiesa e delle altre confessioni religiose sono state totalmente ignorate».


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«Quando il governo si è rifiutato di affrontare il drammatico problema dell’aumento del numero di aborti» ha incalzato Sua Eminenza «le obiezioni della Chiesa e delle altre confessioni religiose sono state totalmente ignorate». «E più recentemente», ha proseguito monsignor O’Brien, «nelle ultime proposte di legge destinate a scardinare definitivamente quel che resta della libertà religiosa, questo governo non ha tenuto nel minimo conto le preoccupazioni dei credenti». Questo sì che è un evangelico parlar chiaro, privo di quella ridondante ambiguità che, come insegna il Nazareno, «a Malo est».

I veri Pastori, del resto, si manifestano nei momenti di difficoltà, ed oggettivamente la Chiesa cattolica, – insieme a tutta la cristianità –, vive oggi in Gran Bretagna una situazione davvero drammatica.

Un’ultima considerazione sull’utilizzo improprio delle Sacre Scritture da parte del laburista
Jim Murphy. Quando ho letto della sua citazione del Salmo 9, mi è venuto in mente l’episodio della terza tentazione di Gesù nel deserto.

Satana condusse il Figlio di Dio sul pinnacolo del tempio di Gerusalemme e, invitatolo a gettarsi, Gli citò testualmente un verso del Salmo 91: «Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti sorreggeranno con le loro mani, perché non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede». Evidentemente anche il demonio ama citare la Bibbia per i suoi malevoli scopi. E pare abbia una particolare predilezione per i salmi.