A quattro anni dal sequestro del soldato di leva israeliano Gilad Shalit, Hamas, l’associazione terroristica che governa la Palestina ha diffuso un video scioccante. Si tratta di un cartone animato. Dove Noam, padre di Gilad Shalit, si aggira con la foto in mano del figlio da un presidente all’altro, mendicando la liberazione del figlio. Gli viene effettivamente riconsegnato. Morto, in una bara. Noam Shalit, umiliato e senza ormai alcuna speranza, grida no!. La voce che fa da colonna sonora al cartone è vera voce di Gilad Shalit, quella che si snetì in un video diffuso pochi mesi dopo il sequestro.



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Il video diffuso da Hamas intende rappresentare un monito al governo di Israele. Il messaggio che Hamas vuole lanciare è che Gilad Shalit sarà ucciso se Israele non sbloccherà la trattativa secondo la quale avrebbe liberato un migliaio di prigionieri in cambio della liberazione di Gilad. Molti di questi nomi, tuttavia, sono stati artefici di stragi ai danni degli israeliani. Israele, inoltre, aveva posto la conduzione che alcuni di questi prigionieri fossero liberati fuori dai confini israeliani e della West Bank.



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Nel video diffuso da Hamas, spiccano alcune crudeltà: come la rappresentazione di Noam – stimato da mezzo mondo per i toni pacati e calmi della sua campagna di liberazione del figlio – ormai vecchio e stanco; o il ritrovamento da parte di Noam di un giornale su cui compare l’offerta 50milioni di dollari per notizie su Gilad Shalit. Sotto la quale appare l’offerta di 10 milioni per informazioni su Ron Arad. Il pilota durante la prima guerra del Libano sparì nel nulla.  



 

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