In India i ribelli maoisti hanno attaccato un convoglio della polizia. E’ stata una strage. I ribelli hanno ucciso almeno 70 poliziotti, nello stato indiano del Chhattisgarh. L’attacco, ad oggi, è stato il più grave mai compiuto ai danni delle forze di sicurezza da parte dei ribelli maoisti.
Nella zona centinaia di ribelli maoisti avrebbero attaccato di sorpresa i convogli della polizia che stavano giungendo sul posto. A richiamarli era stata l’esplosione di una mina. A quel punto, i ribelli maoisti hanno bloccato diverse strade e attaccato i poliziotti. Il blitz dei guerriglieri è avvenuto nella regione di Dantewala, dov’è sita la loro roccaforte. Ai poliziotti è stata tesa un’imboscata all’interno di una giungla sperduta. Nella zona è in corso un tentativo di repressione dei ribelli maoisti da parte del governo centrale di New Delhi.
«E’stata una trappola tesa dai maoisti indiani che mostra tutta la loro brutalità e crudeltà» è stato il commento del ministro dell’interno P.K. Chidambaram che si è definito «scioccato» dall’alto numero delle vittime. Solo Domenica scorsa i ribelli maoisti avevano ucciso altri undici poliziotti nel vicino stato di Orissa.
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Il gruppo armato dei ribelli maoisti sarebbe attivo, secondo fonti ufficiali, in in 200 dei 626 distretti indiani. Di 34 ne avrebbe il controllo. Sono 1.100 le persone che nel corso dello scorso anno sono state uccise dai ribelli maoisti. Per il premier indiano Manmohan Singh rappresentano la prima minaccia per la sicurezza interna.
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