Un errore di valutazione fatale, una tragica svista, e 12 persone perdono la vita senza che la cosa per anni abbia una spiegazione. Siamo nel 2007, in Iraq, in una strada di Bagdad. Namir Noor Eldeen, reporter dell’agenzia Reuters si aggira per le strade della città assieme al suo autista Said Chmagh. Ha con sé i lunghi teleobiettivi della sua fotocamera. La zona in cui Namir Noor Eldeen sta transitando è sorvolata da due elicotteri militari Apache. I soldati scorgono qualcosa di lungo, cilindrico. Non capiscono che sono i teleobiettivi della fotocamera di Namir Noor Eldeen. Li scambiano per dei lanciarazzi. E, secondo le regole d’ingaggio, aprono il fuoco a vista. Namir Noor Eldeen, Said Chmagh, ed altre 10 persone, così, muoiono.



 I fatti sono stati resi noti grazie ad un video diffuso lunedì dal il sito Wikileaks.org. La Reuters, a lungo ne aveva chiesta copia al Pentagno, senza mai aver risposta. Il sito lo ha ricevuto da un fonte interna. Nel video, girato dall’interno di uno dei velivoli, nonostante la versione ufficiale sostenga che due elicotteri abbiano aperto il fuoco per proteggere una pattuglia americana, non si vede alcuna sparatoria. Secondo il Pentagono il giornalista non fece nulla per farsi riconoscere. I piloti non hanno subito alcun provvedimento, perché esisterebbero delle foto comprovanti la presenza di granate e fucili, vicino ai cadaveri.



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«TUTTO QUELLO CHE DEVI FARE E’ RACCOGLIERE L’ARMA» – Nel video ripreso dall’elicottero si vedono Namir Noor Eldeen e Said Chmagh camminiare con un gruppo di persone. Poco distante da loro alcuni uomini hanno dei fucili. I piloti scorgono i teleobiettivi, pensano che siano dei lanciarazzi anticarro, degli Rpg. Quando Namir Noor Eldeen si china lasciando nuovamente intravedere il teleobiettivo, dall’elicottero partono le raffiche mortali. Quando Said, ferito, si muove, il militare – con sprezzo della vittima – dice: «Tutto quello che devi fare è raccogliere l’arma»



Più tardi arriva un pulmino. Escono due uomini che cercano di soccorrere i feriti. I militari chiedono di nuovo il via libera. Ottengono l’autorizzazione e aprono di nuovo il fuoco. Said viene ucciso. Da lì a poco arriva una pattuglia Usa. Un fuoristrada sembra che passi sopra un cadavere, suscitando una reazione quasi divertita dei piloti dell’Apache. Sul pulmino ci sono dei bimbi feriti, ma i militari ci metteranno parecchio ad accorgersene.

 

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