Un bambino abortito e dichiarato morto, nel sud della Cina, è stato trovato vivo. L’addetto alla cremazione lo aveva sentito piangere poco prima che fosse introdotto nella fornace.
Un bimbo abortito e dichiarato morto dai medici piange prima di esser cremato. E’ successo a sud della Cina nella provincia del Guangdong. Secondo la notizia resa nota dal ShanghaiDaily.com l’addetto alla cremazione al “Nanhai Funeral Home” a Foshan City avrebbe sentito il bambino piangere mentre era sul punto di gettare la bara nella fornace. Nell’aprire la scatola ha scoperto il feto di sette mesi in movimento e liberatolo dal cotone che aveva in bocca il bambino respirava e sbadigliava. In seguito il lavoratore si è precipitato al Guanyao Hospital da dove il bimbo era stato espulso come rifiuto sanitario. Il bambino è stato lasciato nella hall dell’ospedale e dopo un’ora è stato constatato il decesso. Uno dei responsabili della “Nanhai Funeral Home” ha affermato che dal Guanyao Hospital arrivano molti feti e bambini per la cremazione che apparentemente sembra siano sopravvissuti all’aborto. Il portavoce dell’ospedale, Liu Sahong, ha confermato che lo staff medico si era accertato, in seguito, del decesso del bambino ma non ha detto se i medici abbiano cercato di salvarlo o meno.
Secondo le statistiche risalenti a luglio 2009 rilasciate dai funzionari dell’ufficio della Sanità in Cina, più di 13 milioni di aborti sono eseguiti ogni anno nel paese. Il tasso di aborto in Cina prevede 24 aborti ogni 1.000 donne tra i 15 e i 44 anni. L’aborto in Cina è legale fin dal 1953 anche se l’aborto selettivo è stato proibito dal 1994.