Ronnie Lee Gardner è stato fucilato dopo aver passato 14 anni nel braccio della morte. E’ accaduto nello Utah, dove dal ’76 si sono avuti, otre a quello di Gardner, altri due casi di fucilazione. E’ stato lo stesso condannato a morte a scegliere di essere ucciso con la fucilazione.

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E’ stato giustiziato con fucilazione, dopo esser stato detenuto nel braccio della morte di una prigione dello Utah per 14 anni. Ronnie Lee Gardner, di 49 anni, rappresenta il terzo caso dal ’76 di esecuzioni svolte con questa modalità, abolita dal 2004, ma resa opzionale per i detenuti che la chiedono. E’ stato lo stesso Gerdner a chiedere di essere fucilato, preferendo questo sistema all’iniezione letale. «Ha voluto che nessuno lo vedesse mentre lo fucilavano. Avrei voluto essere lì per lui. Gli volevo molto bene, era il mio fratello minore», ha detto dichiarato Randy Gardner. L’esecuzione è stata effettuata da tiratori scelti. Pare che Gardner l’abbia attesa senza tradire emozioni, e che poco prima abbia letto un libro e guardato il Signore degli Anelli. I tentativi di graziarlo, trasformando la condanna in ergastolo, sono stati tutti respinti. Nei giorni scorsi Gardner aveva chiesto clemenza al Board of Pardons and Parole dello Uath, che aveva rigettato la sua istanza.



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L’uomo era stato condannato nell’85 per l’omicidio di un avvocato, nel corso di una fuga dal tribunale che lo stava giudicando per un omicidio precedente.

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