Ore drammatiche a Tunisi. Sono arrivati nella capitale le manifestazioni contro l’aumento dei prezzi e la crisi economica. Sarebbero morte cinque persone negli scontri con le forze dell’ordine, secondo la televisione Al Jazeera.

Uno dei morti sarebbe un professore universitario. Intanto il presidente della Repubblica, in un gesto che vorrebbe calmare gli animi, ha dato ordine di rilasciare quanti fermati nei gironi scorsi durante gli scontri.Nel frattempo ha licenziato il ministro degli Interni e nominato uno nuovo, Ahmed Fraa. Ha quindi predisposto una commissione di inchiesta sugli abusi di alcuni funzionari pubblici. Stati Uniti e Unione europea hanno condannato “l’uso sproporzionato della forza” da parte delle autorità tunisine, mentre alcuni siti egiziani parlano di un possibile golpe delle forze militari. Si vedono forze militari in assetto di guerra per le strade della capitale, in particolare nei pressi della televisione di Stato.



I sindacati e le forze di opposizione hanno dato il via a scioperi generali. I sindacati hanno chiesto la creazione di una commissione d’inchiesta per accertare la verità sulla repressione delle manifestazioni dei giorni scorsi e su alcuni episodi nei quali i poliziotti avrebbero aperto il fuoco sui manifestanti. Inoltre chiedono che i reparti dell’esercito schierati dal governo si ritirino subito dalle città.



Una troupe del Tg3 che si trovava a Tunisi è stata aggredita da alcuni manifestanti: "I colleghi erano scesi in piazza – spiegano dalla redazione del Tg3 – per seguire una delle manifestazioni, disperse poi dalla polizia con il lancio di lacrimogeni, quando sono stati aggrediti da un gruppo di persone non in divisa. Claudio Rubino è stato colpito e gli è stata strappata la telecamera, Maria Cuffaro è stata spinta a terra, ma entrambi sono riusciti a tornare in albergo. Sembra non sia nulla di grave, anche se ora sono a riposo perché sotto shock".