Nuovi violenti scontri a Tunisi. La polizia sta sparando per le strade del centro,ci sarebbe già un morto. Il conto dei manifestanti uccisi negli ultimi giorni sale dunque a 66. Si vedono nubi di fumo, si odono le sirene spiegate e i richiami dei muezzin.

E’ caos, anche se l’esercito ha abbandonato le strade della capitale proprio in mattinata, dopo il coprifuoco che si era tenuto nella notte (e che comunque era stato ignorato dia manifestanti). La tv satellitare al-Arabiya parla di scontri violenti nelle strade di Tunisi. Cariche di polizia per disperdere una manifestazione dei sindacati. Intanto, il presidente tunisino Zine El Abidine Ben Ali ha ordinato di abbassare i prezzi dei prodotti di base.



Tra le vittime degli scontri anche un cittadino con cittadinanza tunisina e francese e uno con cittadinanza tunisina e svizzera.

Il primo si chiamava Hatem Bettahar, 38 anni, professore incaricato di Informatica presso l’Università della Tecnologia di Compiegne, nel dipartimento settentrionale dell’Oise, in Piccardia; era iscritto al sindacato degli insegnanti e lavorava in Francia da una decina d’anni. Si trovava in Tunisia in vacanza. Le opposizioni francesi criticano il presidente Sarkozy, molto legato al presidente tunisino, per non aver fino ad ora preso posizione decisa contro la repressione.



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