La condanna all’impiccagione per Sakineh Mohammadi Ashtiani, per l’omicidio del marito, è stata sospesa.

E’ stata sospesa la condanna all’impiccagione per Sakineh Mohammadi Ashtiani. La donna, era già stata condannata alla lapidazione per adulterio, la condanna era rientrata, lo scorso anno, in seguito all’indignazione e alla mobilitazione della Comunità internazionale. Tuttavia la donna era stata condannata anche per l’omicidio del marito, per esser stata complice della sua uccisione proprio dell’uomo con il quale lo avrebbe tradito. Una vicenda dai contorni decisamente oscuri.



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La donna, infatti, a più riprese aveva confessato i propri misfatti in televisione. E’, tuttavia, ormai, praticamente, cosa nota che le varie confessioni le furono estorte con la tortura. In merito a questo secondo reato, a quanto ha riferito Isna, l’agenzia stampa degli studenti iraniani,il presidente della Commissione iraniana Diritti Umani, Zohre Elahian, in una lettera al presidente brasialiano Dilma Rousseff, ha scritto: «Dopo che la condanna alla lapidazione non è stata eseguita, l’impiccagione è stata sospesa grazie al perdono dei figli», Si intende i figli della donna che sono anche figli dell’uomo ucciso, il perdono dei quali, secondo la legge islamica, è sufficiente per evitare una condanna. La pena sarebbe stata commutata in dieci anni di carcere.



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